Andrea Markó

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Andrea Markó è stato un pittore italo-ungherese attivo principalmente come paesaggista. Nato a Vienna, si trasferì a Firenze, in Italia, dove visse gran parte della sua vita. Iniziò come apprendista del padre, Károly Markó il Vecchio, insieme ai suoi fratelli Károly e Ferenc. Si dice che abbia anche studiato con Carl Rahl presso l'Accademia di Belle Arti di Vienna.

Andrea era un pittore prolifico, noto per i suoi paesaggi ad olio che ritraevano varie parti d'Europa, in particolare l'Italia e la Russia. Le sue opere spesso presentavano tonalità terrose e raffiguravano ampie distese di paesaggi con piccole figure o animali. Le sue tele, insieme a quelle del fratello Carlo e di Serafino De Tivoli, che ritraevano paesaggi rurali intorno a Siena nello stile macchiaiolo, contribuirono allo sviluppo della Scuola di Staggia.

Tra le opere più famose di Andrea Markó si possono citare: "I cavallari maremmani", premiato all'Esposizione di Firenze nel 1860; "Veduta delle Cave di Carrara", medagliato all'Esposizione Internazionale di Vienna nel 1873; "Paese alpestre", "Una vallata", "Una carovana di Samoyedi", "Boscaglia", "Una nevicata in Russia", "Le rovine di Taormina" e vari paesaggi italiani. Molti dei suoi dipinti furono venduti in America. Andrea Markó ricoprì importanti ruoli accademici, insegnando nelle Accademie di Firenze, Urbino e Milano, nonché presso la Società degli acquarellisti di Bruxelles. La sua influenza si fece sentire su una generazione di giovani artisti. Morì nel 1895 a Palaia.

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